Fare l'insegnante in Italia è un lavoro a tempo pieno?
Sentite, ad essere onesti, io ho l'impressione di no. Lo so che è un lavoro atipico, che bisogna contare che qualcuno studia, che bisogna contare la correzione dei compiti, che bisogna contare la preparazione delle lezioni, i rapporti con le famiglie, quell'universo non chiarissimo che è la "funzione docente"... però io potrei scommeterci: a parte alcuni che hanno il cuore a scuola, gli insegnanti non hanno un impegno equivalente a quello dei lavoratori che fanno 36 ore in fabbrica. Che poi a loro fanno fare anche gli straordinari.
E poi due osservazioni:
- Ogni volta che parlo di "Funzione Docente" a qualcuno vengono i brividi, come se dicessi una parolaccia o fossi uno schiavista. Ma il concetto di "funzione docente" l'hanno inventato i lavoratori ed i sindacati per evitare di avere obblighi orari uguali per tutti visto che la professione docente cambia a seconda dei contesti (come molte altre) e soprattutto per avere un tempo flessibile ed autogestibile a scuola senza starci 36 ore (ricordo un sacco di discussioni all'epoca nelle assemblee sindacali... ma che anno era?)
- Il teatrino di rinunce e progetti bloccati dello scorso anno (anche quelli che non richiedevano denari) è stato una pena, come se il Fondo di Istituto, nato per premiare chi si impegna più del normale, fosse una condizione per far funzionare il baraccone a basso regime.
Va bene... se vi ho offeso, dite pure