Non tutto quello in cui ci si impegna viene
bene, lo so, ed i bilanci a volte fanno tristezza. Però questa volta credo d’aver
fatto qualcosa di buono. Non da solo, anzi, con tanti altri, però ci siamo
riusciti: quest’anno nel mio istituto abbiamo “promosso” 987 bambini e non
ne abbiamo “bocciato” nessuno. Anzi non abbiamo nemmeno seriamente discusso
di bocciare nessuno.
Mio padre direbbe che la scuola non è più
quella di una volta, ma insomma lui è fatto così (uomo splendido e profondo, ma
un po’ vecchietto ed un po’ conservatore).
Io invece no. Io ho visto tanti docenti
lavorare insiemi, insistere con le famiglie, fidarsi gli uni degli altri,
fidarsi dei genitori, fidarsi (un po’) anche di me, e cercare di fare con
intelligenza la cosa giusta per ciascuno dei nostri ragazzi: anche per quelli
un po’ più deboli.
Ed è la prima volta in una lunga carriera
scolastica: nessun bocciato.
In cinquant’anni di scuola media unica lo
spirito selettivo della “vecchia scuola media” non è ancora morto, e lo
testimonia qualche commento sorpreso (e sollevato) di qualche ragazzo davanti
ai cartelloni con i risultati.
Ma non vi è stata sorpresa tra i miei
insegnanti. Loro hanno lavorato a questo risultato e lo hanno visto arrivare. Grazie!
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